Categoria: Torino

Torino segreta: cosa vedere oltre la Mole e il Museo egizio

Oltre alla Mole e al Museo del Cinema, allEgizio e al Polo Reale, alle piazze salotto e ai caffè storici, alle chiese e ai palazzi barocchi, a Torino c’è ben altro.

Basta andare appena oltre il centro, e spingersi fino ai margini della città, anche nelle più remote e talvolta dimenticate periferie, per scoprire un’altra, straordinaria e spesso sconosciuta Torino.

Quella Torino la raccontano Walter Bertolino e Luca Sartori, nel loro libro L’altra Torino, pubblicato con la torinese Edizioni del Capricorno e il quotidiano La Stampa.

Alla minuziosa costruzione dei vari percorsi e alla realizzazione delle fotografie di ogni angolo significativo dei vari quartieri di Walter Bertolino, si è unita la ricerca storica e la stesura dei testi di Luca Sartori, giornalista e collaboratore di

Caro bollette, anche la Mole spenta per risparmiare energia

Monumenti spenti per far fronte, in minima parte ovviamente, al caro bollette dell’energia elettrica. Nel programma di risparmi che il Comune di Torino sta organizzando vi sarebbe anche il «buio» per i luoghi più significativi e artistici della città.

E quindi, in primis la Mole antonelliana (con la serie erubescente di Fibonacci sulla cupola); poi la facciata del municipio e quella di Palazzo Reale. A rischio anche le luminarie natalizie ma non, come riporta la Stampa, le Luci d’Artista, che comunque verranno tenute accese meno ore rispetto al passato.

Le città italiane illuminano i loro monumenti per la Giornata Mondiale del Rifugiato

L’iniziativa, diventata con il tempo un appuntamento fisso in Italia e nota a livello internazionale, vede la partecipazione di Ancona, Bari, Bergamo, Cagliari, Catania, Firenze, Lucca, Torino e Trieste.

Sono molte le città italiane che illumineranno un monumento simbolo in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.

Nelle notti del 19 e del 20 giugno il Teatro delle Muse di Ancona, la Torre metropolitana e la Fontana monumentale di Piazza Aldo Moro a Bari, la Porta San Giacomo a Bergamo, il Bastione di Saint Remy a Cagliari, il Balcone principale di Palazzo degli Elefanti a Catania, le Porte storiche (Torre San Niccolo, Porta alla Croce in Piazza Beccaria, Porta San Gallo in Piazza della Libertà, Porta al Prato, Porta Romana, Porta San Frediano) di Firenze, Porta Elisa a Lucca, la Mole Antonelliana a Torino e la Fontana del Nettuno a Trieste si tingeranno di blu in un’espressione di solidarietà con i rifugiati e per ribadire il loro diritto di essere protetti e di ricostruire la propria vita in dignità, chiunque siano e da qualsiasi luogo provengano, sempre.

“I Comuni in Italia sono in prima linea nell’accoglienza e nell’integrazione dei rifugiati,” dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “Offrono sicurezza e, garantendo l’accesso ai servizi locali, all’istruzione e alle opportunità di lavoro, favoriscono la piena inclusione sociale dei rifugiati, gettando le basi per la costruzione di un futuro migliore.”

In Italia sei comuni – Bari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino – hanno redatto e sottoscritto , elaborata insieme a UNHCR per potenziare la collaborazione fra le città sull’integrazione di chi è stato costretto a fuggire da guerre, violenze, persecuzioni e abusi dei diritti umani per cercare sicurezza in un altro paese, favorendo lo scambio di pratiche, esperienze, strumenti e sviluppando i servizi già disponibili sui territori.

A livello globale, la campagna dell’UNHCR invita le città e le autorità locali a firmare una dichiarazione di solidarietà verso i rifugiati. In Italia otto città hanno aderito: Alba, Bergamo, Bologna, Lucca, Milano, Napoli, Palermo e Torino.

LA RISPOSTA A COSA VISITARE A TORINO IN 10 MONUMENTI

Torino: monumenti più famosi da vedere in città

Se si arriva nel capoluogo piemontese per la prima volta, bisogna sapere che ci sono dei monumenti di Torino da non perdersi assolutamente perché simboli stessi della città. Vediamo quali sono i monumenti Torino da visitare.

LA MOLE ANTONELLIANA, LA VETTA TORINESE PER ECCELLENZA

Diventata ben presto il simbolo di Torino, si può salire in cima alla Mole e vedere la città da un più alto punto di vista. Inoltre, all’interno ospita il più interessante e completo museo dedicato al cinema nonché l’unico nel suo genere in Italia. Si possono, infatti, ammirare scatole ottiche, bozzetti, costumi, pezzi di scenografie, locandine, foto e video e antiche apparecchiature cinematografiche. Fa il suo effetto la statua del Dio Moloch direttamente dal film Cabiria, che domina il piano terra della struttura.

LA BASILICA DI SUPERGA, CAPOLAVORO DEL BAROCCO

Così chiamata dal nome del colle su cui sorge, questa basilica è opera dell’architetto Filippo Juvarra e offre una singolare combinazione di stile neoclassico e tardo barocco, che è possibile ammirare sia in facciata che all’interno. Di particolare interesse artistico è la cupola, che risulta essere copiosamente decorata, mentre si possono riconoscere diverse opere d’arte custodite nella basilica, come la statua della Madonna cui il re Vittorio Amedeo II pronunciò il proprio voto durante l’assedio della città nel 1706.

REGGIA DI VENARIA, UNA PICCOLA VERSAILLES NEL CUORE DEL PIEMONTE

Patrimonio dell’Umanità dal 1997, oggi la Venaria Reale si presenta come uno sfarzoso complesso monumentale che può vantare alcune delle sale più belle dell’arte barocca universale. Nonostante sia originariamente nata come residenza di caccia, è stata più volte rimaneggiata diventando il “Palazzo dei Re”, che qui ha tenuto la corte fino al declino della monarchia. È stato caserma militare fino alle due guerre mondiali e successivamente preda dei vandali fino al 1999, quando è stato avviato il restauro. Oggi la Reggia fa parte di un circuito all’interno dei monumenti di Torino che comprende anche il Castello della Mandria e quello di Moncalieri.

IL BORGO MEDIEVALE NEL PARCO DEL VALENTINO

All’interno del polmone verde della città, è nascosto un borgo che sembra antico ma non è: il Borgo Medioevale del Valentino, infatwti, è una perfetta riproduzione di un villaggio del XV secolo realizzato in occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884. Al suo interno sono ancora presenti le botteghe artigianali così come apparivano nel 1400, e tutto il complesso è stato talmente ben riprodotto, che ancora oggi varcando il ponte levatoio si ha l’impressione di immergersi in una terra magica.

CASTELLO DEL VALENTINO: DA RESIDENZA A SEDE DELLA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

Attualmente gestito dal Politecnico torinese, il Castello deve il suo nome alle caratteristiche geomorfologiche del territorio denominato “Vallantinum”, proprio perché non pianeggiante ma solcato da un corso d’acqua che ancora oggi vi scorre al di sotto. A regalargli l’attuale aspetto è stata Cristina di Francia, consorte di Vittorio Amedeo I, che lo trasformò in residenza di rappresentanza seguendo il gusto d’oltralpe. Oggi è possibile accedervi i primi tre sabato di ogni mese solo su prenotazione. È anche sede dell’orto botanico universitario.

PALAZZO CARIGNANO, SEDE DEL PRIMO PARLAMENTO D’ITALIA

Rappresenta sicuramente uno dei monumenti di Torino più imponenti nonché il simbolo del Seicento piemontese con la sua sinuosa facciata in mattone, l’attuale Palazzo Carignano è stato oggetto di un ingrandimento dell’originaria struttura, volta a ospitare il Parlamento italiano. Oggi è possibile osservare da lontano l’aula che è stata sede del primo Parlamento subalpino nel 1848. È sede del Museo Nazionale del Risorgimento e degli Appartamenti dei Principi di Carignano.

Torino, raccolta rifiuti: ecco il calendario dei servizi nelle festività natalizie

Domenica 25 dicembre: la raccolta non viene effettuata; lunedì 26 dicembre: passaggio regolare per tutte le frazioni; domenica 1° gennaio: la raccolta non viene effettuata; venerdì 6 gennaio: passaggio regolare per tutte le frazioni tranne per la carta (si posticipa a sabato 7 gennaio). Tutti i giorni verrà comunque garantito un presidio, in particolare in corrispondenza delle utenze più critiche, così come per il servizio di nettezza urbana

In concomitanza delle festività natalizie, Amiat Gruppo Iren effettuerà i servizi di raccolta rifiuti con il seguente calendario:

  • Domenica 25 dicembre: la raccolta non viene effettuata;
  • Lunedì 26 dicembre: passaggio regolare per tutte le frazioni;
  • Domenica 1° gennaio: la raccolta non viene effettuata;
  • Venerdì 6 gennaio: passaggio regolare per tutte le frazioni tranne per la carta (si posticipa a sabato 7 gennaio)

Tutti i giorni verrà comunque garantito un presidio, in particolare in corrispondenza delle utenze più critiche, così come per il servizio di nettezza urbana.

I Centri di Raccolta saranno regolarmente aperti, secondo quanto indicato dai calendari pubblicati sul sito di Amiat, ad eccezione di domenica 25 dicembre e domenica 1° gennaio, quando tutti gli ecocentri saranno chiusi. Il Servizio di Customer Care Ambientale sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00, ad eccezione dei giorni festivi.

Per le utenze commerciali, infine, fino al 5 gennaio 2023 è attivo il servizio “Cartacinesca” per la raccolta di imballaggi di carta e cartone, che interesserà le principali vie ad elevata concentrazione di utenze non domestiche.

Maggiori informazioni e dettagli sui servizi di raccolta rifiuti sono disponibili sul sito di Amiat: www.amiat.it

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