Categoria: Notizie

A Torino i volontari raccolgono 1.200kg di rifiuti abbandonati in strada tra cui ruote d’auto e un frigo

Oggi circa quaranta volontari di Plastic Free hanno sfidato pioggia, vento e nevischio per ripulire dai rifiuti abbandonati in strada un angolo di corso Tazzoli a Torino. Sono stati riempiti circa un centinaio di sacchi e prelevati rifiuti ingombranti tra cui una ruota di camion, sei gomme d’auto, un frigo, tapparelle, tubi e canaline provenienti da ristrutturazioni. Per un totale di circa 1.200kg di rifiuti raccolti in meno di due ore, come racconta il referente torinese Stefano Righini: “Purtroppo non siamo riusciti a completare la pulizia dell’area in quanto davvero molto compromessa. Ci riproveremo a breve. Ringrazio i volontari sempre presenti alla chiamata della nostra associazione per il bene dell’ambiente. Unitevi a noi in questa battaglia continua contro lo scarico abusivo nel nostro ambiente, perché ce n’è davvero bisogno. Cercate le raccolte più vicine a voi sul sito plastic free nella sezione eventi perché sappiamo bene che il problema dello scarico abusivo è, purtroppo, molto diffuso anche nei comuni limitrofi”.

Torino: droga dentro i cassonetti dei rifiuti

L’insistente segnalazione di Iron, il cane dell’unità cinofila che spesso coadiuva i poliziotti di Torino impegnati nei servizi straordinari di controllo del territorio, ha condotto gli operatori del Comm.to di P.S. Barriera di Milano alla scoperta di una nuova modalità di occultamento dello stupefacente. Di fatti, dopo aver rinvenuto un tocchetto di hashish per terra, in corso Palermo, fra il marciapiede e le ruote di una vettura parcheggiata, il cane poliziotto ha fermamente rivolto la sua attenzione ad un cassonetto  per la raccolta del vetro posto sul lato opposto del corso. Pertanto, il personale di polizia con non poca difficoltà ha  perlustrato l’interno del cassonetto, ove in fondo, sulla parte laterale dello sportello in metallo, era ancorato tramite alcune calamite un sacchetto in stoffa al cui interno erano stati nascosti una sessantina di grammi di hashish.

Pertanto, lo stupefacente veniva recuperato e sottoposto a sequestro.

Torino, raccolta differenziata in tutti i quartieri entro il prossimo anno (centro compreso)

Entro il 2022 la raccolta differenziata dei rifiuti arriverà in tutti i quartieri di Torino. Già per la prossima primavera le eco-isole smart, quelle con i cassonetti che si aprono con tessera, arriveranno a Barriera di Milano. Poi sarà la volta del centro, dove si sta valutando una soluzione mista fatta di cassonetti tecnologici e no. E così all’alba del 2023 si sarà chiuso un cerchio aperto più di dieci anni fa, quando era partito per la prima volta il porta a porta. Lo ha spiegato Gianluca Riu, amministratore delegato di Amiat, società che gestisce la raccolta dei rifiuti, poco dopo aver illustrato la fiabesca campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di lavatrici, e oggetti ingombranti vari, che ha come protagonisti Raperonzolo, la Bella Addormentata nel bosco e Aladdin.

Le eco-isole smart sono determinanti per fare di Torino una città sempre più green. “Là dove ci sono – racconta Riu – si raggiunge anche il 70% di differenziata“. Così è successo in corso Traiano (Mirafiori Sud), ma anche nelle Spine dove si è arrivati al 65%. Mentre dove la fanno ancora da padrone i vecchi cassonetti su strada non si supera il 30%. A Torino comunque il tasso di raccolta ha superato il 50% nel 2020.

Eppure, sul sentiero dell’innovazione non mancano i disagi. In alcuni quartieri i cassonetti con tessera hanno creato malumori tra i cittadini. Sia per problemi tecnici (a volte non funzionano bene), sia perché non tutti coloro che vivono in città hanno la residenza, o affittano gli alloggi in modo regolare. E le tessere per aprire i cassonetti vengono consegnate a chi invece risiede e paga la tassa sui rifiuti (Tari). Agli irregolari e a chi non ha ancora ricevuto la card però non resta altro da fare che lasciare la spazzatura dove capita. Un problema sollevato da alcuni presidenti di circoscrizione come Alberto Re della 4, che chiedono soluzioni tecniche.

Amiat sta provando a dare parziale risposta. E da ieri a San Salvario, ha fatto partire un progetto pilota che ha visto la consegna all’associazione Asai di 50 tessere temporanee e anonime che avranno una durata di sei mesi e che saranno consegnate a quegli stranieri che sono in attesa di essere regolarizzati. Intanto la tecnologia sta spingendo molti proprietari di casa a dichiarare la loro presenza nell’alloggio per non restare senza tessera. Anche persone che non figuravano all’anagrafe dei pagatori di Tari. “Ne abbiamo contati 1500”, racconta Gianluca Riu. Sulla questione dei cassonetti smart è intervenuta anche l’assessore alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta: “Qualche disagio c’è ma stiamo lavorando per risolverlo. Però non ci dobbiamo scordare che la gestione dei rifiuti è uno dei settori chiave per contenere il riscaldamento globale, dunque, dobbiamo avere comportamenti responsabili e andare avanti con le eco-isole smart”.

RACCOLTA DIFFERENZIATA

Dal rapporto 2022, emerge la necessità di fare di piùù. Chi sono i Comuni ricicloni

È stato pubblicato il Rapporto annuale sullo stato del sistema di gestione dei rifiuti 2022 (pdf  7.0 MB), da parte dell’Osservatorio rifiuti della Città metropolitana di Torino. Il documento, redatto con il  supporto dei volontari del servizio civile, ha la finalità di fornire uno strumento informativo utile per Consorzi di area vasta, l’autorità d’ambito ATO-R, ma anche per aggiornare i cittadini relativamente alla produzione e gestione integrata dei rifiuti urbani prodotti dal territorio metropolitano.

I dati elaborati nel 2022 sono relativi all’anno di indagine 2021, che ha visto proseguire, sebbene con riflessi meno intensi, il prolungarsi della pandemia da SARS-CoV-2. Agli effetti della pandemia si sono sommati fenomeni sociali e di consumo, come l’incremento del ricorso al delivery e all’asporto, e una maggiore adozione del lavoro agile, che hanno di conseguenza modificato la produzione di rifiuti. Di questi fenomeni è necessario tenere conto nella lettura dei dati.

Tra gli elementi più importanti dal rapporto emerge che è cresciuta cresce la quantità di rifiuti urbani totali prodotti (pari a 1.082.710 tonnellate) di oltre 30.000 tonnellate (+3%) nel 2021 rispetto al quantitativo registrato nel 2020; la produzione nel 2021 risulta tuttavia inferiore al valore di produzione prepandemia del 2019 di oltre 8.000 tonnellate. Una nota positiva è che si è ridotto  il rifiuto urbano indifferenziato  del 2,1%, passando da 427.314 tonnellate nel 2020 a 418.524 tonnellate nel 2021. Inoltre è cresciuta nel 2021 la percentuale di raccolta differenziata arrivando a poco più del 61%. Per contro il traguardo del 65% fissato dalla normativa nazionale per il 2012 è stato raggiunto solo a macchia di leopardo; in particolare l’obbiettivo non è ancora stato raggiunto dalla Città di Torino.

A livello di singoli Comuni – compresa la Città di Torino-  sono 159 (circa metà dell’intera area metropolitana) quelli che non hanno ancora raggiunto il 65% di raccolta differenziata; di questi ben 48 sono addirittura sotto la soglia del 50%.

Nell’attuale composizione della raccolta differenziata organico/verde e carta insieme costituiscono oltre la metà della raccolta differenziata, seguono vetro, plastica e le altre frazioni più minute. Scarsa ancora l’intercettazione dei Raee (in particolare quelli di piccole dimensioni) che si attesta a soli 4 kg/ab/anno: un dato che tuttavia non tiene conto dei rifiuti conferiti direttamente presso i rivenditori.

La quantità di raccolta differenziata ovviamente non è l’unico indicatore di una corretta programmazione del ciclo integrato dei rifiuti ma è necessario valutare anche la qualità e in conseguenza l’avvio a riciclo delle varie frazioni raccolte separatamente. Non meno importante è la prevenzione dei rifiuti: la crescita dei rifiuti totali del 2021 rispetto al 2020 – anno più severo della pandemia – segnala come non sia ormai più procrastinabile una strategia ampia di prevenzione.

È notizia di questi giorni la presentazione della proposta di nuovo regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, parte del cosiddetto pacchetto economia circolare.
Fra le importanti novità ci sono proprio interventi mirati alla prevenzione dei rifiuti ed in particolare la fissazione di obiettivi per il riuso e la ricarica degli imballaggi.
Dal 2030 viene previsto un sensibile aumento delle percentuali di imballaggi riutilizzabili (elettrodomestici, bevande da asporto, take away, scatole per trasporti) e dal 2028 viene prevista l’introduzione di un sistema di deposito e restituzione per le bottiglie di plastica monouso fino a 3 litri e per i contenitori di bevande monouso in metallo fino a 3 litri.

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